martedì 29 agosto 2023

Estate 2023, la terra delle aquile

 

un viaggio emozionale alla ricerca degli aspetti storici e culturali del popolo albanese. Oltre la parte turistica, ho cercato di scoprire e sperimentarne la parte autentica, ascoltando l’identità che sprigiona il grido dei secoli difficili. Un malessere proveniente da una dura oppressione comunista seguito dalla voglia di riscatto. Hanno guardando oltremare e hanno iniziato a fare, fare per cancellare il divario dal resto dell’Europa. C’è ancora tanto da lavorare ma gli albanesi sono un popolo orgoglioso, forgiato dal lavoro e dai sacrifici e sono certo che, nel giro di pochi anni, faranno della loro splendida terra, dove mi sono appena affacciato, un fiore all’occhiello di questa Europa che non sempre è stata generosa con i suoi figli dell’est.

21 agosto: 

In pullman fino a Bari, imbarco sul traghetto dell'AdriaFerries e alle 23.00 lasciamo il porto regalandoci lo spettacolo delle luci di Bari che si allontanano. Meno male che, anche se spartana, abbiamo la nostra cabina dove ritirarci per la notte. I ponti del traghetto sono un carnaio con centinaia di persone distese a terra su giacigli di fortuna.

22 agosto:

Sveglia alle 07.00, rinuncio alla doccia, operazione troppo difficile visto lo spazio a disposizione. Dovo svariati sali e scendi in ascensore riusciamo a sxcendere dal traghetto. Sbrighiamo senza intoppi le pratiche burocratiche e finalmente siamo in Albania a Durazzo.


Non abbiamo tempo per vositare questa che, dai vetri del pullman sembra essere una bella cittadina. Alle 10.00 partiamo alla volta di Villaggio Fishte. Appena usciti da Durazzo ci ritroviamo imbottigliati in un traffico incredibile, nemmeno Roma nelle ore di punta. A mezzogiorno dopo aver percorso solo pochi Km., ci fermiamo per una pausa caffè, un ottimo caffè che non ha niente da invidiare al nostro, nemmeno il prezzo. La nostra guida, il fantastico Edjon Malaqi, ci consiglia di deviare verso il mare dove troveremo strade meno trafficate, accettiamo tutti di buon grado.

ll mare è stupendo ma non ci verrei in vacanza, palazzoni inguardabili e zero infrastrutture, un villaggio di pescatori trasformato in cittadina turistica in meno di 15 anni. Però a soli 5 minuti dal centro Luciana aveva prenotato il rhapsody restaurant e il viaggio nei sapori dell'Albania inizia proprio da qui.

E qui faccio amicizia con Korca una bionda albanese che mi ha accompagnato per tutto il viaggio.


Dopo l'ottimo pranzo, saliamo in pullman per raggiungere Kruja e visitare il suo castello. Una inespugnabile fortezza costruita nel V° secolo dopo Cristo.







La visita del castello con il suo museo è coinvolgente ed Edi ha la capacità di farti diventare parte integrante delle storie narrate.

Ma il caldo è tanto e la stanchezza anche e, finalmente, giunge l'ora di ripartire alla volta di Tirana.

Il primo impatto con Tirana mi soddisfa pienamente, una città moderna, enorme ma allo stesso tempo a misura d'uomo. Ma adesso il bisogno di una doccia vince su tutte le altre alternative ed è con grande gioia che apprendo da Luciana Civitarese che ci stiamo dirigendo verso il nostro centralissimo hotel che si affaccia su piazza Skanderberg





Dopo una buonissima cena, all'insegna dei piatti locali, una passeggiata in piazza e un ottimo sigaro per concludere la giornata

Continua ........

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