venerdì 19 dicembre 2008

Montagne e montanari

Letta sul sito del
Club Alpino Italiano di Ortona

Seguiteci
nelle solitudini dell’alta montagna
dove la natura è aspra e pura;
non crediate che il denaro
sia lo scopo supremo
e il senso più profondo dell’esistenza.
Venite lassù e capirete
che ciò che gli uomini
misurano e pesano
battono e coniano
non ha valore eterno
e che le foglie fiorite
su un terreno ghiacciato
non sono meno vere
e perenni
della luce del sole.

venerdì 12 dicembre 2008

uno scritto struggente di Nino Ferraù,

perchè ci ritorni in mente

quando il vento lambirà la nostra meta


Bisogna salire e sudare.
Lo so, t’impongo fatica
a farti scegliere con me
la stessa strada che ho scelto.
Strada?
Non è neppure una strada.
Sentiero?
Non è neppure un sentiero.
E’ vergine zolla
su cui le prime orme son le nostre.
La strada nasce con noi,
da noi
su terreno tutto in salita.
E incontreremo il rovo e il trifoglio,
la sabbia friabile
e l’immobile roccia
la docile erba
e l’aspra pietraia:
incontreremo
la vipera e il fiore,
il fango
e più in alto la fonte.
Tratteremo il primo coi piedi,
ma la seconda col bacio
tuffando le labbra sul garofano d’acqua.
Faticheremo anche più degli schiavi
senza esserlo
in quel solo lavoro
senza padroni:
salire.
Ma sulle ultime cime
dove la criniera dei monti
disegna le rive del cielo
avremo il dominio
della più bella visione
e saremo premio a noi stessi.
Avremo il bacio del vento
che verrà a confidarci
segreti d’infinito.
Avremo il divino splendore
delle mete sudate
e dei trionfi senza rumore.
Avremo la sosta.
Avremo l’amore.

domenica 30 novembre 2008

Ripa Teatina





Ho trascorso la mia giovinezza, fino al giorno del matrimonio, in un paese delle colline abruzzesi, Ripa Teatina.
Nonostante ancora oggi abito nelle vicinanze, le occasioni per tornare sono rare e, le poche volte che riesco a passare da li, incontro solo gente nuova forse i figli di quegli amici che hanno vissuto con me quegli anni spensierati, seduti davanti al bar di “Vincenzo” o a quello di “toro” fischiando alle ragazze e sorseggiando birra. E’ stato con piacere, qualche tempo fa, che ho scoperto un sito "http://www.ripateatina.org/" curato dal mio compaesano Elio Masci che mi permette di essere sempre aggiornato sulla vita in paese.
Stasera l’amico Elio mi ha fatto anche un regalo, una poesia dedicata al mio paese. E’ in dialetto “Riparolo” ma con un po’ di pazienza riuscirete ad afferrarne il senso:

LA RIPA BELLE
Versi di Antonio Monaco Musica di Carlo Scoppetta

Maggiulate settembrine!
Ripe cante le canzone!
Ogne fratte te' le spine,
le cantine vine bone,
le macelle te' purchette,
savicicce nghe l'agnelle:
Ripe tee' le giuvinette
Tutt'arzille, tutte bbelle!
Se cent'anne vu' campa'
A la Ripe a di veni'.
Truve spuse a vulunta'
Pe' puterte diverti';
Truve quelle che vvu' tu:
le bellezze e le virtù!
Su venete a 'stu pajese
Chi te' guaje e te' malanne
Chi te' l'anne che je pese
Chi te' dibbete e affanne
Chi 'n ce vede e 'n ce sente
N'ha besogne de duttore
S'aresane a lu mumente
Je ndrà passe ogne dulore
Se cent'anne vu' campa'

Oh! che pace! Oh! Che delizie!
Oh! Che gioie pe' lu core!
Pu' campa' senza malizie,
pu' truva' ogne restore.
Ne nze parle de partite,
sinte sole sune e ccante;
ne le vi' che bella vite?
Ndrà currete tutte quante!
Se cent'anne vu' campa'

Grazie Elio,
il tuo sito è diventato il mio bar virtuale dove spesso entro per ascoltare le ultime novità e, perché no, gli ultimi pettegolezzi in diretta dal Paese che porto sempre nel cuore.

Un comunità per chi ama viaggiare

Alpidia (http://www.alpidia.com) è una comunità indipendente rivolta a chi ama il
turismo, i viaggi, le escursioni, il folclore, l'arte, la musica e abbia piacere di
condividere con gli altri le proprie informazioni, le proprie scoperte, i propri
itinerari... corredati di foto e di descrizioni.
Alpidia offre spunti per scegliere e organizzare viaggi e vacanze: se detesti i
viaggi organizzati, dove tutto è programmato, questo è il sito adatto a te!
Qui chiunque può guardare fotografie e leggere descrizioni e commenti di gite,
escursioni o eventi nelle varie parti del mondo.

La ricerca è semplice e veloce: si utilizzano le mappe di Google.
Chi visita Alpidia per la prima volta può cliccare sul Tour Guidato e farsi spiegare
in un video come usare il sito.

sabato 29 novembre 2008

AGGIORNAMENTO AE/EAI AREA NORD CMI

Chieti, 29/11/2008

Le montagne Abruzzesi sono pronte ad accogliere i circa 90 Accompagnatori di Escursionismo (AE/EAI) provenienti da Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Umbria e Sicilia, che hanno scelto la nostra Regione per il loro annuale Aggiornamento.
Il 6,7 e 8 dicembre ad Assergi si parlerà di “Figura dell’AE; Conduzione di una Escursione; Tecniche di accompagnamento in ambiente innevato”.
Il livello tecnico culturale dell’incontro sarà arricchito dalle competenze di Luigi Cavallaro, Presidente della Commissione Centrale dell’Escursionismo, accompagnato dal suo predecessore Filippo Cecconi.
Verranno trattati i seguenti argomenti:
• Racchette da neve. (Cavallaro)
• Programmazione e conduzione di una Escursione. (Cecconi)
• L’uso dell’ARVA. (Cecconi)
• Nivologia generale e meteo invernale. (Cecconi)
• Esperienze acquisite in ambiente innevato. (Cecconi)
• Esercitazione pratica e ricerca con ARVA in ambiente. (Cavallaro - Cecconi)
• Lettura del bollettino valanghe. (Cecconi)
• Valanga: l’autosoccorso. (Cecconi)
• La figura dell’AE: Nuovi regolamenti e disposizioni. (Cavallaro)
• La responsabilità dell’AE. (Cecconi)
• Corso di escursionismo sezionale. (Cecconi)
• La Scuola Centrale di Escursionismo. Cavallaro)
• Le nuove forme di Escursionismo. (Cavallaro)
• Statistica sugli Ae. (Cavallaro)
• Il progetto UNICAI. (Cavallaro)
Il Presidente del Gruppo Regionale Abruzzo, da sempre convinto assertore dell’importanza dell’Escursionismo e della necessità di formare figure tecniche preparate, accoglierà i nostri ospiti e aprirà i lavori cogliendo l’occasione per invitare tutti i presenti alla prossima edizione della Settimana Nazionale dell’Escusionismo che si terrà nella nostra Regione dal 20 al 27 giugno 2009.


La Monaca Vincenzo
Presidente OTPO Escursionismo Abruzzo.

mercoledì 27 agosto 2008

GRUPPO DI LAVORO PER L’ESCURSIONISMO
Area Centro Meridionale Insulare



III CORSO PROPEDEUTICO alla formazione degli
ACCOMPAGNATORI DI ESCURSIONISMO (A.E.) 2008


Chieti, 26 Luglio 2008.

Ai Presidenti dei Gruppi Regionali
Ai Presidenti delle Commissioni Regionali per l’Escursionismo
Ai Presidenti delle Sezioni dell’ Area C.M.I.
Al Presidente C.C.E. Luigi Cavallaro
Al Componente C.C.E. area C.M.I. Carlo Diodati

Il Gruppo di Lavoro Interregionale per l’Escursionismo organizza il III Corso Propedeutico alla formazione degli Accompagnatori di Escursionismo (AE) dell’ Area C.M.I. Il corso è rivolto ai soci particolarmente motivati che intendano impegnarsi per la promozione, la gestione e l’organizzazione delle attività dell’escursionismo e della sentieristica nell’ambito della propria Sezione CAI.
Al Corso è prevista la partecipazione di 50 allievi. La quota di partecipazione è di 150 Euro.
La quota comprende materiale didattico, copertura assicurativa, rimborso per istruttori e docenti, trattamento di pensione completa (pranzo, cena e pernotto dal venerdì al sabato e colazione della domenica), spese organizzative. Non comprende gli spostamenti e le spese non specificate nel programma.

DIRETTORE DEL CORSO:
Carmelo Cannavò (A.E. – E.A.I.)
Via Nuova, 9
95015 – Linguaglossa (CT)
tel. 095 643022
cell. 339 8252901
Fax 095 643363
e-mail: cannavo.carmelo@tin.it

L’attuale “Regolamento per l’uniformità didattica degli Accompagnatori di Escursionismo”, approvato dal Consiglio Centrale del C.A.I., ha stabilito che, analogamente a quanto già accade per le altre figure qualificate del CAI, il percorso formativo degli Accompagnatori di Escursionismo debba prevedere la frequenza, con esito positivo, di un Corso Propedeutico e di un Corso di Formazione.
Il Corso Propedeutico é requisito indispensabile per la successiva frequenza al Corso di Formazione per Accompagnatore di Escursionismo.
I soci che intendano frequentare il Corso devono avere compiuto 18 (diciotto) anni alla data del 31 dicembre 2007, essere in regola con il pagamento della quota associativa CAI 2008, essere disponibili ad impegnarsi nel settore escursionistico della propria Sezione.
Per partecipare occorre inviare al Direttore del Corso la Domanda di Iscrizione corredata da curriculum personale (utilizzando il modulo allegato) compilato, firmato e controfirmato dal Presidente della Sezione di appartenenza, entro e non oltre Giovedì 18 Settembre 2008.
I soci possono essere ammessi al Corso se in possesso di tutti i requisiti indicati. Le richieste di partecipazione pervenute entro il termine indicato, saranno valutate dal Gruppo di Lavoro, che si riserva la scelta finale dei partecipanti. Qualora il numero dei candidati dovesse superare la soglia massima di 50 partecipanti, sarà data la precedenza ai soci:
1) che hanno frequentato i Corsi di Escursionismo sezionali base e/o avanzati;
2) appartenenti a Sezioni prive di Accompagnatori di Escursionismo;
3) appartenenti a Sezioni dell’ Area C.M.I.;
4) aventi l’età meno avanzata.
Successivamente alla data di chiusura delle iscrizioni, il GdL provvederà ad inviare ai candidati accettati, la conferma della partecipazione al Corso ed a fornire le informazioni inerenti il suo svolgimento. In occasione dell’incontro gli iscritti dovranno portare: 1) la quota di iscrizione al Corso, 2) un certificato medico attuale attestante l’idoneità fisica alla pratica sportiva non agonistica; 3) n. 3 fototessere.
I partecipanti dovranno essere dotati di attrezzatura ed abbigliamento da montagna personali adatti alle materie per lo svolgimento del Corso. La frequenza del Corso è obbligatoria. Non sono previste sessioni di recupero. Alla fine del Corso verrà rilasciata un’attestazione di partecipazione.
Il Corso, visto il poco tempo a disposizione, è articolato in un'unica sessione di tre giorni che per esigenze logistiche viene suddiviso in due incontri:


Raggruppamento Area Nord

Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Marche/Umbria
Venerdì 24 Sabato 25 e Domenica 26 Ottobre 2008



Raggruppamento Area Sud

Parco Nazionale dell’ Aspromonte
Calabria
Venerdì 21 Sabato 22 e Domenica 23 Novembre 2008


PARTE TEORICA
Organizzazione e strutture del CAI
Preparazione fisica - Equipaggiamento
Sentieristica e segnaletica
Organizzazione di una escursione
Cartografia e orientamento
Nodi e manovre di corda
La filosofia dell’Escursionismo
L’ambiente montano
Meteorologia alpina
Pericoli in montagna – Soccorso Alpino

PARTE PRATICA
Percorso di un itinerario escursionistico su sentieri con difficoltà T-E-EE, conduzione di un gruppo e relative problematiche, verifica della segnaletica esistente, uso della carta topografica, esercitazione di orientamento con utilizzo di bussola e altimetro, esercitazione di nodi essenziali e semplici manovre di corda.

Visto il numero limitato di posti disponibili, rispetto al numero dei Gruppi Regionali che costituiscono l’Area C.M.I, si raccomanda di valutare scrupolosamente, attenendosi ai criteri precedentemente indicati, i requisiti di quanti intenzionati a partecipare.



G.d.L. per l’Escursionismo Area C.M.I.
Il Referente

La Monaca Vincenzo
Via Colle dell’Ara, 28 – 66100 Chieti Scalo(CH)
tel. 0871 560392 (casa) 328 6180367 (cellulare)
e-mail: commissione.escursionismo@caiabruzzo.it

martedì 12 agosto 2008

Escursione con Arsita

Tradizionale escursione al Monte Coppe

di Manolo Pierannunzio

Non ci sono parole…

Quasi 130 adesioni, tra bambini ed adulti; partecipanti da tutte le parti d’Abruzzo: Popoli, Roseto, L’Aquila, Castelli, Teramo, Pianella, Villa Raspa di Spoltore, Padova, Arsita, Bisenti, Montefino e Chieti. Questi i numeri della tradizionale escursione al Monte Coppe… Il numero dei partecipanti raddoppia rispetto alla precedente edizione.

Ristoro finale presso il rifugio dei Tre Pozzetti: pennette all’arrabbiata, pane e ventricina, formaggio, arrosticini, anguria, melone, torte rustiche e dolci per chiudere la fantastica giornata…

Il Monte Coppe, situato lungo la catena appenninica, è una delle montagne più belle e suggestive: sulla sinistra l’imponente massiccio del Gran Sasso e del Tremoggia; sulla destra la memorabile distesa della piana di Fonte Vetica. Proiettando lo sguardo, si osserva un panorama davvero mozzafiato: parte della costa adriatica e città come Teramo, Penne, Gulianova, Roseto ed altre. Il massiccio del Dente del lupo chiude un cerchio perfetto: non mancano presupposti per raggiungere questa vetta. Con i suoi 1992 metri, il Monte Coppe rientra nel territorio di Arsita ed ogni anno, la prima domenica di Agosto, accoglie numerosi escursionisti e non per la tradizionale escursione organizzata da noi del CAI di Arsita.

Anche quest’anno, non potevamo mancare: 3 agosto 2008, sovrastati da un cielo azzurro quasi 70 persone hanno raggiunto la vetta, dal versante di Fonte Vetica, la via più breve ma anche la più suggestiva. Numerose le specie di fiori incontrati lungo il sentiero: genziana, anemoni, garofani e, non poteva mancare, il simbolo dei fiori, ovvero la stella alpina.

Il gruppo degli escursionisti si è dato appuntamento alle ore 8:30 al parcheggio, in prossimità dell’inizio del sentiero 8b. Dopo i saluti iniziali, finalmente tra una chiacchiera e lo stupore per le numerosi presenze, si parte. Non solo donne e uomini adulti: bambini di qualsiasi età; Martina, la più piccola del gruppo ha tre anni e mezzo e viene da Chieti accompagnata dal papà Vincenzo e dai nonni Angelo e Giuliana…

Dopo circa venti minuti si esce dal bosco e finalmente si osserva la verde distesa di Fonte Vetica; si percorre un tratto di sentiero roccioso. Sulla sinistra la vetta del Monte Camicia ci osserva, stupito di vedere tutta questa gente. Arrivati finalmente al Siella, consumiamo un panino, ma la voglia di raggiungere il monte Coppe aumenta sempre di più. Eccola la, finalmente….

Zaino alle spalle; dopo circa quaranta minuti di camino, siamo sulla vetta… La targa in onore dell’amico Massimiliano Ciotti cattura l’attenzione di tutti, suscitando in noi profonda commozione. Ed i ricordi iniziano ad affiorare, quando insieme a lui, proprio su questa vetta, abbiamo consumato dei momenti veramente splendidi. Prima della foto di gruppo, voglio dire alcune parole su di lui e sulla giornata di oggi… Dopo la foto di gruppo, tra la commozione e la rabbia di aver perso un’amico troppo presto, iniziamo la discesa per raggiungere il rifugio tre Pozzetti. Qui gli amici di Villa Raspa ci attenderanno per pranzare: penne all’arrabbiata, ventricina, formaggio, arrosticini, anguria, melone, torte rustiche e dolci e vino per concludere in bellezza la giornata.

Tra i numerosi volti soddisfatti ed i tanti complimenti ricevuti, purtroppo arriva la sera…. Rimaniamo solo noi del CAI di Arsita al rifugio, ed iniziano ad affiorare i ricordi. Ricordi della giornata, ma anche dei bei momenti trascorsi insieme a Massimiliano. Questa, era per lui, una delle escursioni a cui teneva di più dando il meglio di sé per l’organizzazione. Anche se non c’è più, noi daremo sempre il massimo per lui e soprattutto per i suoi cari, per la moglie Elda ed il piccolo Daniele, per i genitori Gina e Giovanni, per la sorella Catia e per tutti coloro che oggi hanno permesso la riuscita della manifestazione.

Un ringraziamento davvero di cuore per tutti gli addetti alla ristorazione, Lucia, Remo, Nicola, Dea, Antonio, Anna, Roberto, Silvana, Amelia, Gianfranco, Roberto, Silvana, Nevia, Antonietta, Domenico, Catia, Germano, Giovanni e Gina.

Un ringraziamento a tutti i suoi amici…. Al gruppo bradipi del CAI Teramo, agli amici del CAI di Popoli, Castelli ed agli altri partecipanti provenienti da diverse parti d’Abruzzo. Ringrazio affettuosamente l'amico Vincenzo La Monaca, presidente della commissione regionale dell'escursionismo e l'amico Filippo Di Donato entrambi del CAI Abruzzo.

Un grazie all’amministrazione comunale di Arsita che ha sostenuto in parte il ristoro finale….

Noi del CAI di Arsita vi diamo appuntamento all’anno prossimo per portare in vetta al Monte Coppe un pezzo dei nostri cuori, a chi ne ha bisogno…

mercoledì 18 giugno 2008

A conclusione della Settimana Regionale dell’Escursionismo
possiamo redigere un bilancio abbastanza soddisfacente sul suo andamento.
Nonostante una settimana non proprio all’insegna del bel tempo, la concomitanza con il ponte del 2 giugno che ha visto impegnati numerosi soci in gite fuori porta e il livello volutamente non turistico delle escursioni proposte abbiamo avuto circa 300 presenze.
L’umore generale rispetto alle caratteristiche dei sentieri attraversati è stato positivo, il commento quasi unanime dei partecipanti a fine di ognuna delle tappe è stato “ Dura ma bella”.
L’accoglienza delle Sezioni coinvolte nelle varie tappe è stata superlativa, ottima l’assistenza lungo il percorso e notevole, qualitativamente e quantitativamente, il ristoro offerto a fine escursione.
Le Sezioni del Teramano hanno esagerato organizzando un punto di ristoro anche a metà escursione permettendoci di degustate specialità tipiche della zona.
Da riproporre per la SNE del 2009 il coinvolgimento dei personaggi tipici della zona che, con la loro conoscenza del territorio unita all’originalità del loro carattere hanno creato situazioni veramente piacevoli per i presenti.
Soddisfacente la risposta degli AE abruzzesi, nonostante non abbia fatto, volutamente, nessuna pressione circa la loro partecipazione, dei 44 Accompagnatori presenti sul territorio in 19 hanno partecipato alle escursioni garantendo durante la settimana 33 presenze.
Da sottolineare l’impegno logistico ed economico del Gruppo Regionale, promulgatore e costantemente presente durante tutta la settimana.
Gratificante anche l’interesse e l’incitamento fatto dal nostro Presidente Nazionale, Luigi Cavallaro,

“Carissimo Vincenzo.
Questa sarà certamente una prova organizzativa di come svolgere e affrontare in Abruzzo
la prossima Settimana Nazionale dell'escursionismo 2009.
Complimenti!!!
Il programma che mi hai allegato è un esempio chiaro, specifico e comprensibile a tutti i soci,
e credo sia un esempio da considerare di come potrà essere formato e portato a conoscenza il libretto della SNE 2009.
Un buon lavoro. A tutti buone Escursioni.!!!
Un saluto a Eugenio.Luigi Cavallaro CCE”

Vincenzo La Monaca
Presidente C.R.E. Abruzzo

giovedì 22 maggio 2008

Settimana Regionale dell Escursionismo

Una settimana di escursioni in Abruzzo,
questo il ricco programma:

CLUB ALPINO ITALIANO – ABRUZZO

COMMISSIONE REGIONALE ESCURSIONISMO

SETTIMANA REGIONALE DELL’ESCURSIONISMO

1 - 8 GIUGNO 2008

PROVINCIA DI TERAMO

Escursioni proposte e curate dalle Sezioni del Club Alpino Italiano di:

CASTELLI – ISOLA DEL GRAN SASSO – TERAMO

Con la collaborazione della sottosezione di:

ARSITA

01 giugno 2008

02 giugno 2008

Prati di Tivo – Cima della Laghetta –

Casale San Nicola

Castelli - Colle dei Cavatori - Rigopiano

Difficoltà: E

Dislivello: S. 235mt. – D. 858mt.

Durata: 4 ore

Incontro: ore 09,00 – Prati di Tivo

Difficoltà: E

Dislivello: S. 946mt. – D. 307mt.

Durata: 4,15 ore

Incontro: ore 09,00 – Castelli

Si parte da Prati di Tivo (1465m), lasciati i Prati ci si inoltra nel bellissimo Bosco Trignano, in direzione est, fino a raggiungere la cresta dell’Arapietra (1700m, 1:30 h) e si procede, a mezza costa, sino ad entrare nel bosco di San Nicola. Ci troviamo di fronte all’imponente cresta nord del “Paretone” e deviando verso sinistra si scende al rifugio di San Nicola (1665m, 0:45 h).

Realizzato negli anni ‘30 insieme ad altri piccoli rifugi come il Nicola D’arcangelo, i’Orazio Delfico, il rifugio del Monte etc.

Superato il rifugio si scende lungo un prato intervallato da sassi ed arbusti, si volta a sinistra immettendosi di nuovo nel bosco di San Nicola. Si prosegue la discesa zigzagando lungo la mulattiera fino ai limiti del bosco dove troviamo dei faggi secolari in prossimità della chiesa di San Nicola (1096m, 1:15 h).

Realizzata dai monaci Avellaniti intorno all’anno mille, costituisce l’insediamento monastico più elevato del versante nord del Gran Sasso.

Lasciata l’antica grancia si prosegue, passando accanto alla piccola sorgente di San Nicola (988m) superata la quale si arriva rapidamente all’abitato di Casale San Nicola (842m, 0:30 h).

Da Castelli (mulinetto degli smalti 450 m) si attraversa il paese per risalire alla contrada Convento e successivamente alle frazioni S.Rocco e S.Salvatore. Ci si dirige verso il Colle Rustico, il Colle Corneto per entrare decisamente nel bosco verso il Colle dei Cavatori. Si prosegue verso il Gravone e Colle Loppi fino alla Fonte dei Banditi. Attraversata la pedemontana, si percorre la Valle Savina, si traversa la Costa Mercante e si scende a Fonte della Creta e, oramai a Rigopiano, dopo aver attraversato nuovamente la Pedemontana, si raggiunge il Rifugio Tito Acerbo (1136 m).

Il tracciato è parte del Sentiero Italia e dell’itinerario “terre alte” da Castelli a Castel del Monte. Notevoli i valori naturalistici, paesaggistici e culturali. Il tracciato è dominato dalla poderosa parete Nord del Monte Camicia e, spostandosi ad Est, dalle pendici e praterie del Gravone e del Monte Coppe che ospitano una consistente colonia di Camosci d’Abruzzo.



PROVINCIA DI PESCARA

Escursioni proposte e curate dalle Sezioni del Club Alpino Italiano di:

FARINDOLA – LORETO APRUTINO – PENNE – PESCARA - POPOLI

03 giugno 2008

04 giugno 2008

L’ALTA VALLE DEL TAVO

Rigopiano – Farindola – valle d’Angri – valle del Voltigno - Rifugio Pagliare al Voltigno

SENTIERO FRASSATI

Rif. Le Pagliare – Forca di Penne

Difficoltà: EE

Dislivello: S. 1.043mt. – D. 890mt.

Durata: 7 ore

Incontro: 08,30 – Rif. Acerbo Rigopiano

Difficoltà: E

Dislivello: S. 946mt. – D. 307mt.

Durata: 4,15 ore

Incontro: ore 08,30 – Vado di Focina

Dal piazzale/parcheggio laterale al rifugio “T. Acerbo” prima per prati e poi per breve tratto asfaltato con direzione Farindola e valle d’Angri fino alla loc. Stretta d’Ammaje. Qui a dx per mulattiera ripida che costeggia il fosso Rigopiano fino alla pinetina nella valle d’Angri. Incrociamo il sentiero escursionistico-religioso dell’Abruzzo “Beato Piergiorgio Frassati” che attraversando più volte il fiume Tavo risale la valle fino ai ruderi forestali del Rovareto. Da qui a sx in modo più deciso dapprima per bosco misto poi per fitta faggeta fino al vado di focina e da qui per tracce di sentiero per la piana fino alla capanna sociale/rif. “Pagliare”. Sentiero ricco di valori naturalistici e storici ben visibili sul percorso con i terrazzamenti e le stinzie che hanno consentito alle popolazioni locali un’economia povera e sofferta.

Il Sentiero Frassati nasce da un progetto di valorizzazione e tutela dell’area Vestina, la parte meridionale del Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga. Il Sentiero si snoda lungo un percorso di grande interesse naturalistico, ricco di contrasti e d’ambienti diversi. Per raggiungerlo bisogna recarsi a Farindola, paese posto ai piedi del versante medio orientale del Gran Sasso. Da qui si prosegue in auto verso la Valle D’Angri (m.695) per arrivare fino alla fine della strada rotabile. Qui è situato il rifugio del Cai di Penne da dove inizia il sentiero dedicato al Beato Pier Giorgio Frassati. Dal rif. ci s’incammina per un sentiero ben segnato, con il fiume sulla sinistra. Si tratta del Tavo la cui sorgente è localizzata poco più a monte, per raggiungere la località Case Buoi (m.786) dove il sentiero degrada verso il corso fluviale e, attraversandolo due volte, arriva alle Porte di Fonno. Da un vecchio rudere della Forestale si sale verso la Piana del Voltigno e, passando vicino alla Fonte S. Tommaso (m.1315) giunge in località Vado di Focina (m.1383) valico prima della Piana del Voltigno. Da qui si prosegue verso Fonte Cornacchia, passando per il lato destro del Voltigno, costeggiando il Lago Sfondo (m.1361) continuando verso sinistra si passa attorno ad una dolina, la più grande dell’intero ambiente carsico circostante, il punto più basso della Piana dove defluiscono tutte le acque. Qui il sentiero continua in leggera salita fino a Fonte Aciprano (m.1452) da dove si scorge il rif. Le Pagliare, gestito anch’esso dal Cai di Penne, il percorso raggiunge la località Pietraflora (m.1638) da dove è possibile vedere la Piana dall’alto, si percorre per un breve tratto la strada brecciata che scende verso Villa S.Lucia degli Abruzzi, in prossimità di un grosso masso sulla sinistra della strada inizia la salita non faticosa che ci porta sul Monte Cappucciata (m. 1802) raggiunti la cima si scende verso Cannatina (m.1500).



PROVINCIA DI CHIETI

Escursioni proposte e curate dalle Sezioni del Club Alpino Italiano di:

ATESSA – CHIETI – FARA S. MARTINO – GUARDIAGRELE -LANCIANO – ORTONA – VASTO

05 giugno 2008

06 giugno 2008

EREMI DELLA MAJELLA

Fonte Tettone – Eremo S.Giovanni - Decontra

EREMI DELLA MAJELLA

Decontra – Valle Giumentina - Eremo di S.Bartolomeo – Eremo di S.Spirito – F.te Tettone

Difficoltà: E

Dislivello: salita 370mt. - discesa 1250mt.

Durata: 5 ore

Incontro: ore 09,00 – Fonte Tettone

Difficoltà: E

Dislivello: salita 1150mt. - discesa 200mt.

Durata: 5.30 ore

Incontro: ore 9.00 – Decontra

Da Fonte Tettone si risalgono i prati della Maielletta sulla destra degli impianti di risalita e, seguendo il sentiero CAI n 18, si perviene sulla cresta detritica (Prati della Maielletta – 1826m) che fa da cornice alla Valle Buglione. Si procede a mezza costa, per un buon tratto, lungo il sentiero prativo per poi iniziare la discesa verso lo Stazzo di Caramanico (1747m – h. 1,30) e Rif. M.Di Marco; si continua la discesa lungo la carrareccia di Pianagrande e prima di entrare nella faggeta si prende, per un sentierino segnalato con omini di pietra, a sinistra e inoltrandosi nella faggeta si perviene alla Grotta S.Giovanni (1227m – h.1), uno degli Eremi più belli della Majella.

Dopo la doverosa e meritata sosta per ammirare questo Eremo Rupestre, in cui soggiornò per nove anni, dal 1284 al 1293, Pietro da Morrone – Papa Celestino V° -, si prosegue nella faggeta, per sentiero con balconate e passaggi aerei sulla Valle dell’Orfento, fino a risalire alla carrareccia che scende a Decontra (810m – h.2,30).

Da Decontra di Caramanico (810m) si segue per breve tratto la carrareccia che porta a Piana Grande e ad un bivio si prende a sinistra per sentiero che procede verso est prima per prati e poi in mezzo ad un bosco di querce. Si perviene sulla Valle Giumentina toccando capanne e agri pastorali, per poi gettarsi nella Fosso di S.Bartolomeo e risalire verso l’omonimo Eremo (600m -1,30h). Dedicato a S.Bartolomeo di Legio di origine anteriore al mille, fù ricostruito nel 1200 da Pietro da Morrone che vi si stabilì tra il 1274 e il 1276. Dopo la visita al suggestivo eremo si risale verso il Vallone di S.Spirito e, seguendo la strada asfaltata (4km)tra bosco e rocce, si raggiunge l’Eremo di S.Spirito a Majella abbarbicato alle rocce (1000m – 2,00h) dove soggiornò per lungo tempo Pietro dal 1250. Dopo la sosta ed una probabile visita si risale la Valle Buglione fino a scollinare a Fonte Tettone (1654m – 2h).



PROVINCIA DELL’ AQUILA

Escursioni proposte e curate dalle Sezioni del Club Alpino Italiano di:

AVEZZANO – CARSOLI – CASTEL DI SANGRO – CIVITELLA ROVETO – L’AQUILA – SULMONA

07 giugno 2008

07 giugno 2008

GOLE DI CELANO

Val D’arano – La Foce _ Celano

IL SENTIERO DELLE PAGLIARE

Tione -Pagliare di Tione – Pagliare di Fontecchio - Terranera

Difficoltà: T/E

Dislivello: salita 000mt. - discesa 600mt.

Durata: 2.30 ore

Incontro: ore 09,30 – Parcheggio Val D’arano

Difficoltà: E

Dislivello: salita 900mt.- discesa 600mt.

Durata: 5 ORE

Incontro: ore 08.00 - Tione degli abruzzi

Raggiunta Val D’ Arano, ( parcheggiare le auto in prossimità del ponticello alla fine dell’asfalto ) imboccare la carrareccia di dx dopo circa 3 km ha inizio il sentiero n.12 per le Gole di Celano, vera meraviglia della natura e che costituiscono una delle maggiori attrattive turistiche dell’Abruzzo.Il sentiero scende ripido sfiora i ruderi dell’antico convento di San Marco.

Dopo poco dove il sentiero diventa pianeggiante sulla sx incontra il bivio che conduce alla Fonte degli Innamorati. Si percorrono tratti veramente spettacolari, attraverso strettoie di orrida bellezza larghe nella parte mediana e terminale e solo qualche metro e chiusa da alte pareti perpendicolari alte qualche centinaio di metri in altri punti. Le Gole si sono formate in milioni di anni per l’azione erosiva delle acque provenienti dalla val d’Arano Hanno una lunghezza di circa 5 km e sono incassate di circa 1000 metri rispetto alla Serra e a Monte Secine .

Dopo la strettoia finale, le Gole si allargano nella Foce dove inizia una carrareccia che conduce dopo 2 km nel paese di Celano.

Il sentiero permette di salire dalla Valle

dell'Aterno, (ormai per una carrozzabile fino alle

Pagliare di Tione) verso l'Altipiano delle Rocche

(la “Scalinata del Sirente”).

É l'antico sentiero della transumanza stagionale

percorso dalla popolazione di Tione quasi al

completo, una migrazione quasi biblica, con il

crucifero e il prete in testa alla “processione”, poi

le donne e i bambini, infine gli uomini con le bestie.

Questa escursione permette di visitare le

caratteristiche pagliare, legate fino a qualche

decennio fa all'attività della pastorizia. Nell'area

sirentina queste residenze stagionali sono numerose

e articolate, quasi a “ricostruire” il paese d'origine.

Tione degli Abruzzi (580 m) – Pagliare di Tione

(1084 m) – Abbeveratoio (972 m) – Valle Ovacchia –

Pagliare di Fontecchio (1014 m) – Valle Iannella –

Pagliare di Fagnano (1105 m) –

Madonna delle Grazie (1350 m) –

Terranera (1304 m)



PROVINCIA DELL’ AQUILA

Escursioni proposte e curate dalle Sezioni del Club Alpino Italiano di:

AVEZZANO – CARSOLI – CASTEL DI SANGRO – CIVITELLA ROVETO – L’AQUILA – SULMONA

08 giugno 2008


PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO

Fonte del Sambuco – Valle dell’Inferno – Lago vivo – Selva Bella – Aia della Forca


Difficoltà:

Dislivello: salita 515mt. - discesa 000mt.

Durata: 5,00 ore

Incontro: ore 09,00 Fonte del Sambuco


Si parte da Fonte del Sambuco (11141m), si continua a piedi per una sterrata sentiero K6 da dove a destra si ammira il Lago di Barrea dopo circa 1 Km si raggiuunge la Sorgente delle Donne da cui parte il sentiero K5 che si inoltra nella Valle dell'Inferno dove gli ultimi tratti di salita sono i piu' impegnativi fino a giungere alla Madonna delle Grazie (mt 1656) per poi scendere nella meravigliosa conca del Lago Vivo (mt 1591).

Intorno vi sono il Monte Petroso(mt2249) il Monte Tartaro (mt2191) e il Monte Altare (mt2147) mentre al margine destro della valle vi e' la Fonte degli Uccelli.

Il nome del lago deriva dal fatto che la sua grandezza dipende dalle precipitazioni nevose e piovose della stagione, pertanto aumenta e diminuisce di volume.

Il ritorno si effettua percorrendo il sentiero K4 che aggirando il Serrone con un meraviglioso panorama sul Lago della Montagna Spaccata riporta attraverso la faggetta al punto di partenza.

Verra' realizzato un piccolo rinfresco o presso l'Aia della Forca o presso il campeggio di Barrea


giovedì 24 aprile 2008

Filippo Crudele

Una persona, una gran bella persona,
Filippo Crudele, il cantore delle nostre montagne,
domenica ci ha onorato con la sua presenza.
Non si è limitato ad essere con noi, ma mi ha anche fatto un grande regalo,
del quale voglio farvi partecipi
questi versi dedicati ai trabocchi, alla nostra gente, alla nostra terra:

Trabocchi

Con pali intrecciati,

innestati e legati,

poggiano sui sassi dei mari

e sembrano ragni giganti.

Trabocchi eleganti,

come fossero sospesi

o galleggianti,

rapiscono i miei pensieri

per chi vi pescava pesci

con le reti,

senza bagnarsi i piedi.

Non erano marinai,

ma contadini, artigiani

e traboccanti.

San Vito Chetino, 20.04.2008

Filippo Crudele

martedì 22 aprile 2008

Intersezionale del 20 Aprile 2008

Il lungo treno del CAI raggiunge con i suoi colori un’altra Stazione.

Un grande successo, una di quelle giornate da ricordare, questo il naturale risultato del lavoro svolto dalla gente del Club Alpino.

Per più di un mese le Sezioni della Provincia di Chieti, il Gruppo Regionale e la Commissione Escursionismo ci incontravamo, almeno una volta a settimana, nei locali della Sezione di Ortona per definire anche i più piccoli particolari di una giornata che volevamo far passare alla storia, la piccola storia del CAI.

Tutto è stato vagliato e le scelte sono state fatte solo dopo ampie discussioni, unica decisione unanime e senza dibattito la sede dell’incontro scelta per la sua centralità e, soprattutto, per le ampiamente dimostrate capacita ai fornelli delle Signore e degli AE del CAI di Ortona.

Tra discussioni, progetti e pastasciutta abbiamo fatto sempre l’una e, tra una proposta e un sorso di vino, il rapporto di collaborazione si è pian piano trasformato in rispetto e poi in amicizia.

Il martedì sera era diventato un piacevole rito riunirsi con gli amici del CAI, penso che mi mancherà.

L’ultimo incontro martedì scorso per fare il punto della situazione e cominciare a parlare di numeri. Due vetture ferroviarie della Sangritana noleggiate e il Comune di Francavilla coinvolto, non possiamo commettere errori, dobbiamo garantire almeno 400 presenze.

Giovedì cominciano ad arrivare le prime risposte dalle altre Sezioni abruzzesi, la soglia dei 400 e facilmente superata, siamo 500, 600, 650 i treni non bastano più, nemmeno i fondi disponibili per offrire qualcosa da mangiare il pomeriggio a Francavilla.

Propongo di chiudere le iscrizioni, non si può fare, vogliamo permettere a tutti di partecipare a questa grande festa del CAI. Decidiamo di non pubblicizzare più di tanto, ma le telefonate continuano, arriviamo quasi a quota 800, le Sezioni dovranno dar fondo alle loro risorse economiche.

Non posso nascondere che cominciamo a preoccuparci, ma oramai è sabato domani si vedrà.

La domenica mattina il piazzale davanti alla stazione ferroviaria di Francavilla è pieno, di gente e di zaini.

Grazie alla disponibilità di tutti la macchina organizzatrice riesce a fronteggiare l’”emergenza” tutto fila liscio e i due treni CAI partono in perfetto orario per le loro destinazioni. Lasciatemi ringraziare a nome del CAI Abruzzo i dipendenti della Sangritana per aver chiuso un occhio, due, sul numero di persone fatte salire.

La costa dei trabocchi viene assalita da una eterogenea folla festosa, 800 persone divise sui tre tratti proposti sono un colpo d’occhio non indifferente Quando passiamo la gente si avvicina curiosa, “Ma chi siete”? questa la domanda comune di tutti, a noi li ad informare, spiegare, incuriosire, motivati dall’interesse crescente dei nostri interlocutori.

Le 4 ore di cammino sono una vera e propria festa, risate, canti, scherzi, le poesie di Filippo Crudele e la festa continua, nelle stazioni, sui treni che ci riportano a Francavilla, durante la fila per il meritato piatto di pastasciutta, continua per le vie della cittadina e coinvolge tutti.

Tra i ragazzi addetti alla distribuzione dei viveri scorgo anche un indaffarato e divertito Angelucci, Sindaco uscente di Francavilla prima città che ha colto al volo l’occasione di questa giornata per attivare il progetto “Un sentiero dai Trabocchi alle Capanne di Pietra” che cercherà di individuare alcuni itinerari che, partendo dal mare, si dirigeranno, percorrendo le vallate del Foro e dell’Alento, verso la Majella.

Un altro ambizioso progetto del CAI Abruzzo finalizzato a far conoscere le zone più belle della nostra Regione.

Le prime ombre della sera cominciano a scendere su questa simpatica cittadina che ci ha ospitato, anche gli ultimi gruppetti di irriducibili si sciolgono e prendono la strada di casa, la stanchezza accumulata in questi ultimi frenetici giorni si manifesta improvvisa e il corpo reclama il suo diritto al riposo, stringo le ultime mani e torno a casa pensando già a quali saranno gli impegni da portare a termine per arrivare alla prossima stazione di questo viaggio con il CAI.

domenica 6 aprile 2008

CONVEGNO AE

  A  conclusione dei lavori dedicati al Convegno degli AE
a Massa D’Albe, concedetemi di fare i dovuti
ringraziamenti a chi ha permesso che queste due giornate
assumessero lo spessore che hanno assunto.

Primi fra tutti Piero Concia e Fabio Antifora che mi sono
stati di grande aiuto durante tutta la fase organizzativa e
che insieme ai loro collaboratori e grazie allo splendido
Rifugio messo a nostra completa disposizione ci hanno
permesso di trascorrere due piacevoli giornate tra i monti
del Parco Velino-Sirente.

Al Presidente della Commissione Centrale Cavallaro, alla
fine l’amico Luigi per tutti gli AE intervenuti, che da
profondo conoscitore di tematiche legate al nostro mondo ci
ha regalato, sabato pomeriggio, un intervento dall’elevato
contenuto culturale e tecnico apprezzato e favorevolmente
commentato da tutti i presenti e che, soprattutto, ci ha
regalato il piacere di passare due giorni insieme ad un
collega AE apprezzato da tutti per la sua simpatia e la sua
disponibilità.

Eugenio Di Marzio, Presidente del Gruppo regionale, per la
pazienza dimostrata nell’assecondarmi e per lo sprono che
riesce a dare con il suo credere nel CAI .

Gaetano Falcone, Vice Presidente del Gruppo Regionale,
preziosa fonte alla quale attingere consigli ed esperienza.

Filippo Di Donato e Marco Pirocchi, miei indispensabili e
insostituibili compagni di viaggio in questa bella avventura
come Presidente della C.R.E.

Fabio Bussi prezioso collaboratore per tutto ciò che
riguarda cartografia e GPS e che ancora una volta ci ha
stupito con le sue dimostrazioni, lo ringrazio ancora di
più perchè conosco quanto grande è il sacrificio che
deve affrontare per sottrarre tempo ai suoi impegni
familiari. E insieme a lui ringrazio Fernando Conte suo
valido collaboratore a Civitella Roveto.

Alessandra Ciarico ed Anna Di Lullo per il piacevole tocco
di grazia e femminilità indispensabile nella nostra
famiglia di AE.

Gli amici di Ortona Antonio Finizio, Vincenzo Sorino e
Francesco Sulpizio, per essere stati con noi e per i
piacevoli filmati dei loro viaggi in Perù e Nepal che ci
hanno proposto sabato dopo cena.

Luciano Caramanico e Lino Di Crescenzo della Sezione di
Guardiagrele persone con le quali è sempre un gran piacere
collaborare.

Anna Di Lullo, Gianluca Del Conte e Sergio D’Intino della
Sezione di Chieti che nonostante la distanza e il mio
trascurarli da quando lavoro per la CRE non mi hanno fatto
mancare il piacere della loro presenza e del loro affetto.

I tre novelli AE della sezione di Pescara Alessandro Galli,
Massimo Prisciandaro e Elio Verna che, con il loro
affiatamento e la loro grinta coinvolgente, ti invogliano a
fare sempre di più.

Bruno Marconi, Luca Sette, Latino Bafile, Leucio Rossi e il
mio caro amico Giustino Ghizzoni della Sezione
dell’Aquila. Un in bocca al lupo a Leucio.

Carlo Diodati per essere stato con noi ma soprattutto per la
collaborazione e l’aiuto costante durante questi primi 6
mesi di attività.

L’AE onorario Gianni D’Attilio maestro, vanto e
riferimento di tutti noi AE abruzzesi.

Mi dispiace per le assenze costrette, da più o meno gravi
motivi, di Sergio Fortunato, Giuseppe Celenza, Maria Elena
Misticoni e Rinaldo Milanese.

Agli altri posso solamente esprimere il mio rammarico per il
loro aver perso una buona occasione per stare insieme a chi
condivide la loro passione , di arricchire il proprio
bagaglio culturale e di salire su un treno che viaggia
sempre più spedito e che farà sempre meno fermate per
far salire chi è in ritardo.

Alla prossima.


Vincenzo La Monaca
Presidente C.R.E. Abruzzo

giovedì 3 aprile 2008

Convegno AE




5 e 6 aprile 2008

Forme di Massa d’Albe (AQ) - Parco Sirente-Velino


CONVEGNO DEGLI ACCOMPAGNATORI D’ESCURSIONISMO D’ABRUZZO

IN ABRUZZO ANCHE L’A.E . LUIGI CAVALLARO
PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CENTRALE ESCURSIONISMO

Luigi Cavallaro durante il suo intervento allo Stage sulla REI di Rimini del 1 e 2 marzo 2008
.
di Filippo Di Donato

Il Convegno degli Accompagnatori di Escursionismo d’Abruzzo, del 5 e 6 aprile 2008, si arricchisce della presenza di Luigi Cavallaro, presidente della Commissione Centrale dell’Escursionismo, che ha raccolto la richiesta del Cai Abruzzo e del Presidente della Commissione Regionale Escursionismo Vincenzo la Monaca.
Con la sua competenza sarà più semplice assumere le necessarie decisioni in vista degli impegni per il 2009, con l’Abruzzo organizzatore della 12a Settimana Nazionale dell’Escursionismo che prevede, tra gli eventi escursionistici e culturali distribuiti nei vari giorni, lo svolgimento dell’11 Meeting Nazionale sulla Sentieristica ed il Congresso Nazionale degli AE.
Per il Cai Abruzzo, che pensa in grande, non si tratta solamente di organizzare questi eventi nazionali del Cai, ma di inserirli nel migliore dei modi, utilizzando la loro portata culturale e di avvicinamento alla montagna, nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo 2009. E’ questa una straordinaria opportunità, voluta e cercata dal presidente del Cai Abruzzo, Eugenio Di Marzio che, nel sistema organizzativo e di comunicazione dei Giochi ha visto la possibilità di proiettare, a livello internazionale e con strumenti efficaci, anche questo evento del Cai, in una dimensione e con modalità consone all’etica del nostro Sodalizio.
Il presidente Cavallaro ha colto l’importanza della proposta del Cai Abruzzo e quella del tema scelto dalla Commissione Escursionismo d’Abruzzo per il Convegno degli AE: Turismo ecocompatibile, Parchi, Rete escursionistica Abruzzese e le Proposte del 2009. L’incontro, svolgendosi volutamente nel Parco del Sirente-Velino, diventa anche l’occasione per ribadire l’importanza dell’Escursionismo nelle Aree Protette ed avviare la fase di verifica dell’intesa Cai-Parco, con mirato riferimento alla Segnaletica ed all’adozione del segnavia rosso-bianco-rosso. Un impegno del Cai Abruzzo per la montagna, anticipato nell’intervento allo Stage sulla sentieristica - 1° Incontro dei Gestori delle reti sentieri regionali e provinciali organizzato dalla CCE a Rimini il 1 e 2 marzo 2008.

giovedì 20 marzo 2008

“Carissimi colleghi,
con la presente mail voglio comunicarvi la mia profonda gratitudine per la vostra partecipazione all’escursione “passeggiando tra i faggi” .
Spero che questa possa essere l’inizio di una lunga serie di iniziative intersezionali che la sott.ne CAI di Arsita organizzi, incrementando di volta in volta le collaborazioni con le diverse sezioni cai.
Augurandomi che quella di ieri, sia stata una giornata a voi gradita, vi saluto affettuosamente sperando di poter collaborare in altre iniziative.
Cordiali saluti,
CAI Sott.ne di Arsita”

Questa la mail inviata dalla sottosezione di Arsita per ringraziare i tanti partecipanti all’ escursione da loro proposta domenica scorsa.
Cosa rispondere? Siamo noi che ringraziamo voi per averci ospitato per averci regalato una giornata in montagna all’insegna dell’allegria e dell’amicizia. Vi ringraziamo per averci permesso di riassaporare il buon sapore delle cose fatte con il cuore. Per averci fatto vivere dei momenti bellissimi durante i quali il buon carattere delle genti d’Abruzzo, stimolato dal vostro entusiasmo, è tornato prepotentemente alla ribalta lasciando in ombra i nostri problemi e i nostri atteggiamenti da “uomini seriamente impegnati nella risoluzione di grandi problemi esistenziali”. Peccato, cari amici, che non avete fatto il viaggio di ritorno con noi, avreste visto negli occhi dei soci della mia Sezione la gratitudine nei vostri confronti e un sottile velo di malinconia nel dover lasciare un posto bello come il Vostro.
Vi saluto con affetto.

venerdì 8 febbraio 2008

03/02/08 Fiume Pescara - No-Kill Scafa

Coda avvolta sul mulinello, tasche del gilet piene, licenza nell’apposito contenitore impermeabile,
un dubbio, mica è scaduta? Verifico, fino al 19 febbraio sono coperto.
Divoro velocemente quanto propostomi per pranzo da mia moglie all’una e mezza ho già preso anche il caffè.
Saluto, salgo in macchina e via, finalmente, dopo mesi di astinenza posso concedermi un paio di ore di pesca. Mentre mi allontano da casa faccio il solito inventario mentale per verificare se ho preso tutto, ho dimenticato solo….. le canne, rapido dietro front per rimediare.
Ho perso solo 5 minuti, prima delle 14,00 sono sulla no-kill del fiume Pescara a Scafa.
Mi fermo all’inizio della riserva, Carlo e altri pescatori sono più a monte vorrei raggiungerli subito ma ho troppa voglia di pescare, li raggiungerò risalendo il fiume a piedi.
Giornata da inizio primavera, la temperatura dell’aria e di 15°C, le condizioni dell’acqua sono discrete, appena velata.
In pochi minuti mi cambio, cerco di scattare una foto da postare su quest’articolo ma le pile della digitale sono scariche, pazienza.
Scendo in acqua, non è eccessivamente fredda, forse qualcosa concludo.
Inizio a pescare subito a monte della cava.
Prima di lanciare cerco di localizzare qualche bollata, niente, monto una vistosa mosca da caccia.
Sondo le correntine sotto sponda e le acque piatte subito a valle di queste.
Dopo le prime incertezze la coda comincia a volteggiare discretamente e la posa della mosca sull’acqua comincia ad essere accettabile.
Telefono a Carlo per vedere se c’è, mi risponde subito, stanno smontando vanno a mangiare qualcosa al casottino, mi invita a raggiungerli,
declino,
“voglio pescare un po’ poi vediamo, senza impegno però”, saluto e mi rituffo nel quiete del fiume.
Intanto sono quasi arrivato al mio posto jolly, la buca sotto il ponte.
Smetto di lanciare e mi avvicino cercando di non farmi vedere da eventuali pesci.
Ci sono, anzi, ci siamo, a pochi metri bollano un paio di Cavedani niente male.
Li osservo per un po’, non riesco a capire su cosa bollano, di sicuro non su effimere grandi come quella che monto io, decido di mettere su un chironomo copiato dal corso di costruzione che ho scaricato da Pipam.
I cavedani che bollano sono due ma messi in maniera che catturarne uno significa perdere l’altro, è un pò più difficile ma provo a lanciare su quello più grande.
Un solo falso lancio e appoggio la mosca sull’acqua, c***o troppo a destra.
Lascio derivare la mosca fino a quando si allontana dalla zona calda poi recupero.
È proprio un bel cavedano, mi fermo di nuovo cerco di rilassarmi, non è facile per uno che non pesca da mesi, riprovo, riesco a posare il chironomo dove voglio io, subito a monte del pesce,
nel bel mezzo del canale alimentare. I pochi secondi che occorrono alla mosca per arrivare davanti al suo predatore sembrano interminabili, ci siamo, un lieve movimento del capo, un risucchio appena percettibile, forse solo immaginato,
ferro con decisione ma senza movimenti bruschi., la canna si flette, il cavedano è veramente bello con astuzia si sposta in piena corrente, lo costringo a compiere un mezzo giro e lo porto a valle, dove la forza dell’acqua si spegne, è fatta!!!.
Probabilmente l’ha capito anche lui, si lascia trascinare verso di me senza opporre ulteriore resistenza, forse sa che tra pochi attimi sarà nuovamente libero.
Mi bagno la mano e lo prendo con delicatezza, lo libero con facilità dall’amo, adopero ami senza ardiglione, faccio per rimetterlo in acqua, troppo bello, livrea stupenda, supera i 45 cm e sicuramente pesa intorno al chilo, merita una foto, speriamo che fatta col telefonino renda l’idea.
Provo qualche ulteriore lancio per vedere di convincere l’altro cavedano a salire sul mio chironomo, niente da fare e sparito sul fondo della buca.
Continuo a risalire il fiume dedicandomi più all’osservazione dell’ambiente che alla pesca.
Il fiume non gode di ottima salute ma le condizioni non sono pessime, sollevo qualche sasso è osservo una buona presenza di benthos, segno sicuramente positivo.
Le sponde sono prive di sentieri e la vegetazione, specialmente alla mia destra, è stata pressoché distrutta dagli incendi della passata estate. Comunque se il nostro Abruzzo Mosca Club decolla possiamo fare qualcosa per migliorare il tutto.
Preso dalle mie riflessioni non mi accorgo di un ramo spezzato conficcato nel terreno e squarcio lo stivale.
Sotto il ponte dove generalmente parcheggiamo vedo Marino con altri due PAM, devio per fare quattro chiacchere. Dieci minuti a elucubrare sul importanza della mosca perfetta e ci si saluta.
Ritorno sul fiume, faccio per attraversare ma appena metto il piede in acqua mi si riempiono gli stivali. L’impatto iniziale mi suggerisce di andar via ma testardo decido di risalire ancora qualche centinaio di metri, più per vedere le condizioni del fiume che per pescare. Arrivo fino alla grande piana prima del ponte dell’autostrada, vedo qualche sporadica bollata, provo qualche lancio.
Il livello esterno dell’acqua e uguale a quello interno ai miei stivali, quando anche le parti intime vengono toccate decido di smettere di pescare e raggiungere Carlo.Una buona ventina di minuti di cammino per tornare dove ho parcheggiato, mi cambio, stupenda sensazione di asciutto.
Carlo mi chiama per dirmi che stanno andando via,
“Va be’ torno a casa anch’io ci vediamo la prossima”

martedì 5 febbraio 2008

Come ogni anno, da più di un quarto di secolo oramai, con l’arrivo di febbraio, colpa le
prime avvisaglie della primavera , il timido allungarsi delle giornate o, soprattutto, l’avvicinarsi della data dell’apertura della pesca alla trota, vengo riconquistato dalla mia grande passione: la pesca con la mosca.
I sintomi della ricaduta sono sempre gli stessi,
Inizio gennaio, si comincia a seguire con più costanza la programmazione su SKY pesca e si divorano le riviste acquistate durante gli scorsi mesi e mai lette.
Seconda meta di gennaio, ci si avvicina con fare impacciato ai contenitori delle attrezzature, i gilet da pesca vengono spogliati di tutti i fronzoli e messi in lavatrice per un accurato lavaggio a 30°C.
Si preleva dai reconditi anfratti dell’armadio il tubo porta-canne e dopo averlo spolverato si apre, con la massima cautela, seguendo un rituale propiziatorio affinato negli anni, e si estraggono i preziosi oggetti in esso contenuti, due vecchie canne che prima o poi dovrò decidermi a sostituire. Poi è la volta della coda, ingrassata a novembre e messa a riposare in una zona di penombra, si pulisce accuratamente con una pezzolina e si avvolge sul mulinello. Il tutto viene assemblato e, complici le ombre della sera, si scende in strada, quasi furtivamente, per provare qualche lancio. Dopo i primi risultati non entusiasmanti la coda comincia a distendersi con più naturalezza e felice come un bambino si torna in casa per telefonare agli amici di sempre ed elucubrare sulle oramai prossime uscite.
· Ultima decade di gennaio, si prende il coraggio a due mani e si aprono le scatole delle mosche. Nessuna sorpresa neanche quest’anno, come sempre tristemente vuote e le poche mosche avanzate la scorsa stagione mostrano orgogliose le ferite delle trascorse battaglie.
La soluzione più rapida sarebbe un corposo acquisto di artificiali ma, dopo un tour sui siti internet preposti e dopo un rapido calcolo della spesa si opta per una serie di sedute al morsetto.
· Inizio di febbraio, la febbre è oramai alta, ci si ricorda come ogni anno del no-kill alle porte della città, non sarà il top ma per fare due lanci può andare e poi non ci dimentichiamo che abbiamo fondato un club per salvaguardarlo!!!!