giovedì 24 aprile 2008

Filippo Crudele

Una persona, una gran bella persona,
Filippo Crudele, il cantore delle nostre montagne,
domenica ci ha onorato con la sua presenza.
Non si è limitato ad essere con noi, ma mi ha anche fatto un grande regalo,
del quale voglio farvi partecipi
questi versi dedicati ai trabocchi, alla nostra gente, alla nostra terra:

Trabocchi

Con pali intrecciati,

innestati e legati,

poggiano sui sassi dei mari

e sembrano ragni giganti.

Trabocchi eleganti,

come fossero sospesi

o galleggianti,

rapiscono i miei pensieri

per chi vi pescava pesci

con le reti,

senza bagnarsi i piedi.

Non erano marinai,

ma contadini, artigiani

e traboccanti.

San Vito Chetino, 20.04.2008

Filippo Crudele

martedì 22 aprile 2008

Intersezionale del 20 Aprile 2008

Il lungo treno del CAI raggiunge con i suoi colori un’altra Stazione.

Un grande successo, una di quelle giornate da ricordare, questo il naturale risultato del lavoro svolto dalla gente del Club Alpino.

Per più di un mese le Sezioni della Provincia di Chieti, il Gruppo Regionale e la Commissione Escursionismo ci incontravamo, almeno una volta a settimana, nei locali della Sezione di Ortona per definire anche i più piccoli particolari di una giornata che volevamo far passare alla storia, la piccola storia del CAI.

Tutto è stato vagliato e le scelte sono state fatte solo dopo ampie discussioni, unica decisione unanime e senza dibattito la sede dell’incontro scelta per la sua centralità e, soprattutto, per le ampiamente dimostrate capacita ai fornelli delle Signore e degli AE del CAI di Ortona.

Tra discussioni, progetti e pastasciutta abbiamo fatto sempre l’una e, tra una proposta e un sorso di vino, il rapporto di collaborazione si è pian piano trasformato in rispetto e poi in amicizia.

Il martedì sera era diventato un piacevole rito riunirsi con gli amici del CAI, penso che mi mancherà.

L’ultimo incontro martedì scorso per fare il punto della situazione e cominciare a parlare di numeri. Due vetture ferroviarie della Sangritana noleggiate e il Comune di Francavilla coinvolto, non possiamo commettere errori, dobbiamo garantire almeno 400 presenze.

Giovedì cominciano ad arrivare le prime risposte dalle altre Sezioni abruzzesi, la soglia dei 400 e facilmente superata, siamo 500, 600, 650 i treni non bastano più, nemmeno i fondi disponibili per offrire qualcosa da mangiare il pomeriggio a Francavilla.

Propongo di chiudere le iscrizioni, non si può fare, vogliamo permettere a tutti di partecipare a questa grande festa del CAI. Decidiamo di non pubblicizzare più di tanto, ma le telefonate continuano, arriviamo quasi a quota 800, le Sezioni dovranno dar fondo alle loro risorse economiche.

Non posso nascondere che cominciamo a preoccuparci, ma oramai è sabato domani si vedrà.

La domenica mattina il piazzale davanti alla stazione ferroviaria di Francavilla è pieno, di gente e di zaini.

Grazie alla disponibilità di tutti la macchina organizzatrice riesce a fronteggiare l’”emergenza” tutto fila liscio e i due treni CAI partono in perfetto orario per le loro destinazioni. Lasciatemi ringraziare a nome del CAI Abruzzo i dipendenti della Sangritana per aver chiuso un occhio, due, sul numero di persone fatte salire.

La costa dei trabocchi viene assalita da una eterogenea folla festosa, 800 persone divise sui tre tratti proposti sono un colpo d’occhio non indifferente Quando passiamo la gente si avvicina curiosa, “Ma chi siete”? questa la domanda comune di tutti, a noi li ad informare, spiegare, incuriosire, motivati dall’interesse crescente dei nostri interlocutori.

Le 4 ore di cammino sono una vera e propria festa, risate, canti, scherzi, le poesie di Filippo Crudele e la festa continua, nelle stazioni, sui treni che ci riportano a Francavilla, durante la fila per il meritato piatto di pastasciutta, continua per le vie della cittadina e coinvolge tutti.

Tra i ragazzi addetti alla distribuzione dei viveri scorgo anche un indaffarato e divertito Angelucci, Sindaco uscente di Francavilla prima città che ha colto al volo l’occasione di questa giornata per attivare il progetto “Un sentiero dai Trabocchi alle Capanne di Pietra” che cercherà di individuare alcuni itinerari che, partendo dal mare, si dirigeranno, percorrendo le vallate del Foro e dell’Alento, verso la Majella.

Un altro ambizioso progetto del CAI Abruzzo finalizzato a far conoscere le zone più belle della nostra Regione.

Le prime ombre della sera cominciano a scendere su questa simpatica cittadina che ci ha ospitato, anche gli ultimi gruppetti di irriducibili si sciolgono e prendono la strada di casa, la stanchezza accumulata in questi ultimi frenetici giorni si manifesta improvvisa e il corpo reclama il suo diritto al riposo, stringo le ultime mani e torno a casa pensando già a quali saranno gli impegni da portare a termine per arrivare alla prossima stazione di questo viaggio con il CAI.