martedì 9 marzo 2010

FiumeTirino, Riserva di Capestrano - 6 Marzo 2010

Venerdì sera nevicava, anche a Chieti Scalo. Le notizie che mi arrivavano non erano confortanti, a Chieti cominciava ad imbiancare, tutt’intorno la neve aveva già fatto presa da un po’. Mi ero messo l’animo in pace, domani non si pesca. Guardavo su Sky un servizio sull’ultima fiera della pesca, godendomi la mia poltrona in taverna, quando Cristiano ha telefonato - a che ora ci vediamo domani? - Ma ti sei accorto che nevica? - Veramente no, sto su internet, le previsioni per domani sono ottime. - Ok, proviamoci, domani mattina alle 10,00 davanti casa mia. Alle 10,00 puntuale Cristiano era davanti al mio garage. La giornata era magnifica, cielo limpido e un tiepido sole a scaldare l’aria. Saliamo in macchina, esordisco con un “OK, mi sembra di aver preso tutto” “Le licenze?” mi fa Cristiano, “Sicuramente nel gilet, però fammi verificare”. Non ci sono!!! frugo in tutte le tasche, nel borsone, nello scomparto destinato agli stivali, niente, sparite. Si rovesciano tutte le tasche di giacche, giubbini, pantaloni, niente. “La settimana scorsa eravamo con la mia auto fammi dare un’occhiata anche lì”. Finalmente le trovo, nel cassettino in alto sul cruscotto. Adesso si può partire.

Non ci chiediamo neanche dove andare, il Tirino è una tappa obbligata, gli altri fiumi non sono pescabili.

Raggiungiamo il distributore lungo la statale per i permessi, 10€ per il giornaliero nella zona "B" a prelievo.

Parcheggiamo in prossimità del ponte San Martino e ci prepariamo.

Incontriamo alcuni vecchi amici. Le solite frasi di cortesia, loro si spostano più a monte,



io e Cristiano scendiamo a valle della casetta sul fiume.


La trasparenza dell’acqua è spettacolare,

e la giornata non è da meno. A far da contrasto ai monti imbiancati dalla neve fresca,



un tiepido sole e generose porzioni di cielo azzurro che si alternano a bianche nuvole.


Primavera è nell'aria, ho una gran voglia di sdraiarmi sull'erba per prendere il primo sole di quest'anno.



Ho sempre invidiato il padrone di questa casetta

Le trote sono poche e apatiche, non c’è nessun segno di attività, nonostante le effimere che si posano sull’acqua.

Pesco pochissimo, mi diverto troppo a fare foto.


Raggiungo Cristiano,


niente nemmeno lui,

decidiamo di risalire a monte del ponte San Martino. Anche se oramai è l’una passata. Mentre camminiamo mi squilla il cellulare è arrivato Giampiero, decidiamo di raggiungerlo e mangiare insieme un panino.

Torniamo al distributore compriamo da mangiare e ci sediamo fuori per scaldarci al sole. Tra una birra ed un panino trascorriamo un paio d’ore a chiacchierare sul tavolini del bar. Nessuno di noi a più voglia di tornare a pesca. Giampiero ci invita ad andare con lui da Marino per vedere le news sul suo lancio angolato. Accettiamo ma, visto che abbiamo un po’ di tempo, facciamo prima una puntatina al Tirino piccolo. Lascio il tratto di fiume nei pressi di dove abbiamo parcheggiato a Cristiano e salgo 500 metri più a monte con Giampiero.

Giampiero è affascinato da questo tratto di fiume che qui e poco più di un ruscello infatti dopo qualche reticenza accetta la mia canna per pescare e improvvisamente lo vedo contento come un bambino. Non riusciamo a catturare nulla ma già l’aver lanciato in queste acque è una soddisfazione. Risaliamo le poche centinaia di metri di torrente praticabile chiacchierando del più e del meno e analizzando le varie buche e le possibilità di cattura se si riesce ad essere i primi a pescare. Torniamo a valle, Cristiano è radioso, ha catturato la prima trota della stagione.

La giornata si conclude sottocasa di Marino che ci mostra il suo lancio. Ce ne andiamo che è quasi sera lasciandolo alle prese con un Giampiero che cerca di capirci qualcosa. Ed anche questa giornata volge al termine.