giovedì 22 maggio 2008

Settimana Regionale dell Escursionismo

Una settimana di escursioni in Abruzzo,
questo il ricco programma:

CLUB ALPINO ITALIANO – ABRUZZO

COMMISSIONE REGIONALE ESCURSIONISMO

SETTIMANA REGIONALE DELL’ESCURSIONISMO

1 - 8 GIUGNO 2008

PROVINCIA DI TERAMO

Escursioni proposte e curate dalle Sezioni del Club Alpino Italiano di:

CASTELLI – ISOLA DEL GRAN SASSO – TERAMO

Con la collaborazione della sottosezione di:

ARSITA

01 giugno 2008

02 giugno 2008

Prati di Tivo – Cima della Laghetta –

Casale San Nicola

Castelli - Colle dei Cavatori - Rigopiano

Difficoltà: E

Dislivello: S. 235mt. – D. 858mt.

Durata: 4 ore

Incontro: ore 09,00 – Prati di Tivo

Difficoltà: E

Dislivello: S. 946mt. – D. 307mt.

Durata: 4,15 ore

Incontro: ore 09,00 – Castelli

Si parte da Prati di Tivo (1465m), lasciati i Prati ci si inoltra nel bellissimo Bosco Trignano, in direzione est, fino a raggiungere la cresta dell’Arapietra (1700m, 1:30 h) e si procede, a mezza costa, sino ad entrare nel bosco di San Nicola. Ci troviamo di fronte all’imponente cresta nord del “Paretone” e deviando verso sinistra si scende al rifugio di San Nicola (1665m, 0:45 h).

Realizzato negli anni ‘30 insieme ad altri piccoli rifugi come il Nicola D’arcangelo, i’Orazio Delfico, il rifugio del Monte etc.

Superato il rifugio si scende lungo un prato intervallato da sassi ed arbusti, si volta a sinistra immettendosi di nuovo nel bosco di San Nicola. Si prosegue la discesa zigzagando lungo la mulattiera fino ai limiti del bosco dove troviamo dei faggi secolari in prossimità della chiesa di San Nicola (1096m, 1:15 h).

Realizzata dai monaci Avellaniti intorno all’anno mille, costituisce l’insediamento monastico più elevato del versante nord del Gran Sasso.

Lasciata l’antica grancia si prosegue, passando accanto alla piccola sorgente di San Nicola (988m) superata la quale si arriva rapidamente all’abitato di Casale San Nicola (842m, 0:30 h).

Da Castelli (mulinetto degli smalti 450 m) si attraversa il paese per risalire alla contrada Convento e successivamente alle frazioni S.Rocco e S.Salvatore. Ci si dirige verso il Colle Rustico, il Colle Corneto per entrare decisamente nel bosco verso il Colle dei Cavatori. Si prosegue verso il Gravone e Colle Loppi fino alla Fonte dei Banditi. Attraversata la pedemontana, si percorre la Valle Savina, si traversa la Costa Mercante e si scende a Fonte della Creta e, oramai a Rigopiano, dopo aver attraversato nuovamente la Pedemontana, si raggiunge il Rifugio Tito Acerbo (1136 m).

Il tracciato è parte del Sentiero Italia e dell’itinerario “terre alte” da Castelli a Castel del Monte. Notevoli i valori naturalistici, paesaggistici e culturali. Il tracciato è dominato dalla poderosa parete Nord del Monte Camicia e, spostandosi ad Est, dalle pendici e praterie del Gravone e del Monte Coppe che ospitano una consistente colonia di Camosci d’Abruzzo.



PROVINCIA DI PESCARA

Escursioni proposte e curate dalle Sezioni del Club Alpino Italiano di:

FARINDOLA – LORETO APRUTINO – PENNE – PESCARA - POPOLI

03 giugno 2008

04 giugno 2008

L’ALTA VALLE DEL TAVO

Rigopiano – Farindola – valle d’Angri – valle del Voltigno - Rifugio Pagliare al Voltigno

SENTIERO FRASSATI

Rif. Le Pagliare – Forca di Penne

Difficoltà: EE

Dislivello: S. 1.043mt. – D. 890mt.

Durata: 7 ore

Incontro: 08,30 – Rif. Acerbo Rigopiano

Difficoltà: E

Dislivello: S. 946mt. – D. 307mt.

Durata: 4,15 ore

Incontro: ore 08,30 – Vado di Focina

Dal piazzale/parcheggio laterale al rifugio “T. Acerbo” prima per prati e poi per breve tratto asfaltato con direzione Farindola e valle d’Angri fino alla loc. Stretta d’Ammaje. Qui a dx per mulattiera ripida che costeggia il fosso Rigopiano fino alla pinetina nella valle d’Angri. Incrociamo il sentiero escursionistico-religioso dell’Abruzzo “Beato Piergiorgio Frassati” che attraversando più volte il fiume Tavo risale la valle fino ai ruderi forestali del Rovareto. Da qui a sx in modo più deciso dapprima per bosco misto poi per fitta faggeta fino al vado di focina e da qui per tracce di sentiero per la piana fino alla capanna sociale/rif. “Pagliare”. Sentiero ricco di valori naturalistici e storici ben visibili sul percorso con i terrazzamenti e le stinzie che hanno consentito alle popolazioni locali un’economia povera e sofferta.

Il Sentiero Frassati nasce da un progetto di valorizzazione e tutela dell’area Vestina, la parte meridionale del Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga. Il Sentiero si snoda lungo un percorso di grande interesse naturalistico, ricco di contrasti e d’ambienti diversi. Per raggiungerlo bisogna recarsi a Farindola, paese posto ai piedi del versante medio orientale del Gran Sasso. Da qui si prosegue in auto verso la Valle D’Angri (m.695) per arrivare fino alla fine della strada rotabile. Qui è situato il rifugio del Cai di Penne da dove inizia il sentiero dedicato al Beato Pier Giorgio Frassati. Dal rif. ci s’incammina per un sentiero ben segnato, con il fiume sulla sinistra. Si tratta del Tavo la cui sorgente è localizzata poco più a monte, per raggiungere la località Case Buoi (m.786) dove il sentiero degrada verso il corso fluviale e, attraversandolo due volte, arriva alle Porte di Fonno. Da un vecchio rudere della Forestale si sale verso la Piana del Voltigno e, passando vicino alla Fonte S. Tommaso (m.1315) giunge in località Vado di Focina (m.1383) valico prima della Piana del Voltigno. Da qui si prosegue verso Fonte Cornacchia, passando per il lato destro del Voltigno, costeggiando il Lago Sfondo (m.1361) continuando verso sinistra si passa attorno ad una dolina, la più grande dell’intero ambiente carsico circostante, il punto più basso della Piana dove defluiscono tutte le acque. Qui il sentiero continua in leggera salita fino a Fonte Aciprano (m.1452) da dove si scorge il rif. Le Pagliare, gestito anch’esso dal Cai di Penne, il percorso raggiunge la località Pietraflora (m.1638) da dove è possibile vedere la Piana dall’alto, si percorre per un breve tratto la strada brecciata che scende verso Villa S.Lucia degli Abruzzi, in prossimità di un grosso masso sulla sinistra della strada inizia la salita non faticosa che ci porta sul Monte Cappucciata (m. 1802) raggiunti la cima si scende verso Cannatina (m.1500).



PROVINCIA DI CHIETI

Escursioni proposte e curate dalle Sezioni del Club Alpino Italiano di:

ATESSA – CHIETI – FARA S. MARTINO – GUARDIAGRELE -LANCIANO – ORTONA – VASTO

05 giugno 2008

06 giugno 2008

EREMI DELLA MAJELLA

Fonte Tettone – Eremo S.Giovanni - Decontra

EREMI DELLA MAJELLA

Decontra – Valle Giumentina - Eremo di S.Bartolomeo – Eremo di S.Spirito – F.te Tettone

Difficoltà: E

Dislivello: salita 370mt. - discesa 1250mt.

Durata: 5 ore

Incontro: ore 09,00 – Fonte Tettone

Difficoltà: E

Dislivello: salita 1150mt. - discesa 200mt.

Durata: 5.30 ore

Incontro: ore 9.00 – Decontra

Da Fonte Tettone si risalgono i prati della Maielletta sulla destra degli impianti di risalita e, seguendo il sentiero CAI n 18, si perviene sulla cresta detritica (Prati della Maielletta – 1826m) che fa da cornice alla Valle Buglione. Si procede a mezza costa, per un buon tratto, lungo il sentiero prativo per poi iniziare la discesa verso lo Stazzo di Caramanico (1747m – h. 1,30) e Rif. M.Di Marco; si continua la discesa lungo la carrareccia di Pianagrande e prima di entrare nella faggeta si prende, per un sentierino segnalato con omini di pietra, a sinistra e inoltrandosi nella faggeta si perviene alla Grotta S.Giovanni (1227m – h.1), uno degli Eremi più belli della Majella.

Dopo la doverosa e meritata sosta per ammirare questo Eremo Rupestre, in cui soggiornò per nove anni, dal 1284 al 1293, Pietro da Morrone – Papa Celestino V° -, si prosegue nella faggeta, per sentiero con balconate e passaggi aerei sulla Valle dell’Orfento, fino a risalire alla carrareccia che scende a Decontra (810m – h.2,30).

Da Decontra di Caramanico (810m) si segue per breve tratto la carrareccia che porta a Piana Grande e ad un bivio si prende a sinistra per sentiero che procede verso est prima per prati e poi in mezzo ad un bosco di querce. Si perviene sulla Valle Giumentina toccando capanne e agri pastorali, per poi gettarsi nella Fosso di S.Bartolomeo e risalire verso l’omonimo Eremo (600m -1,30h). Dedicato a S.Bartolomeo di Legio di origine anteriore al mille, fù ricostruito nel 1200 da Pietro da Morrone che vi si stabilì tra il 1274 e il 1276. Dopo la visita al suggestivo eremo si risale verso il Vallone di S.Spirito e, seguendo la strada asfaltata (4km)tra bosco e rocce, si raggiunge l’Eremo di S.Spirito a Majella abbarbicato alle rocce (1000m – 2,00h) dove soggiornò per lungo tempo Pietro dal 1250. Dopo la sosta ed una probabile visita si risale la Valle Buglione fino a scollinare a Fonte Tettone (1654m – 2h).



PROVINCIA DELL’ AQUILA

Escursioni proposte e curate dalle Sezioni del Club Alpino Italiano di:

AVEZZANO – CARSOLI – CASTEL DI SANGRO – CIVITELLA ROVETO – L’AQUILA – SULMONA

07 giugno 2008

07 giugno 2008

GOLE DI CELANO

Val D’arano – La Foce _ Celano

IL SENTIERO DELLE PAGLIARE

Tione -Pagliare di Tione – Pagliare di Fontecchio - Terranera

Difficoltà: T/E

Dislivello: salita 000mt. - discesa 600mt.

Durata: 2.30 ore

Incontro: ore 09,30 – Parcheggio Val D’arano

Difficoltà: E

Dislivello: salita 900mt.- discesa 600mt.

Durata: 5 ORE

Incontro: ore 08.00 - Tione degli abruzzi

Raggiunta Val D’ Arano, ( parcheggiare le auto in prossimità del ponticello alla fine dell’asfalto ) imboccare la carrareccia di dx dopo circa 3 km ha inizio il sentiero n.12 per le Gole di Celano, vera meraviglia della natura e che costituiscono una delle maggiori attrattive turistiche dell’Abruzzo.Il sentiero scende ripido sfiora i ruderi dell’antico convento di San Marco.

Dopo poco dove il sentiero diventa pianeggiante sulla sx incontra il bivio che conduce alla Fonte degli Innamorati. Si percorrono tratti veramente spettacolari, attraverso strettoie di orrida bellezza larghe nella parte mediana e terminale e solo qualche metro e chiusa da alte pareti perpendicolari alte qualche centinaio di metri in altri punti. Le Gole si sono formate in milioni di anni per l’azione erosiva delle acque provenienti dalla val d’Arano Hanno una lunghezza di circa 5 km e sono incassate di circa 1000 metri rispetto alla Serra e a Monte Secine .

Dopo la strettoia finale, le Gole si allargano nella Foce dove inizia una carrareccia che conduce dopo 2 km nel paese di Celano.

Il sentiero permette di salire dalla Valle

dell'Aterno, (ormai per una carrozzabile fino alle

Pagliare di Tione) verso l'Altipiano delle Rocche

(la “Scalinata del Sirente”).

É l'antico sentiero della transumanza stagionale

percorso dalla popolazione di Tione quasi al

completo, una migrazione quasi biblica, con il

crucifero e il prete in testa alla “processione”, poi

le donne e i bambini, infine gli uomini con le bestie.

Questa escursione permette di visitare le

caratteristiche pagliare, legate fino a qualche

decennio fa all'attività della pastorizia. Nell'area

sirentina queste residenze stagionali sono numerose

e articolate, quasi a “ricostruire” il paese d'origine.

Tione degli Abruzzi (580 m) – Pagliare di Tione

(1084 m) – Abbeveratoio (972 m) – Valle Ovacchia –

Pagliare di Fontecchio (1014 m) – Valle Iannella –

Pagliare di Fagnano (1105 m) –

Madonna delle Grazie (1350 m) –

Terranera (1304 m)



PROVINCIA DELL’ AQUILA

Escursioni proposte e curate dalle Sezioni del Club Alpino Italiano di:

AVEZZANO – CARSOLI – CASTEL DI SANGRO – CIVITELLA ROVETO – L’AQUILA – SULMONA

08 giugno 2008


PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO

Fonte del Sambuco – Valle dell’Inferno – Lago vivo – Selva Bella – Aia della Forca


Difficoltà:

Dislivello: salita 515mt. - discesa 000mt.

Durata: 5,00 ore

Incontro: ore 09,00 Fonte del Sambuco


Si parte da Fonte del Sambuco (11141m), si continua a piedi per una sterrata sentiero K6 da dove a destra si ammira il Lago di Barrea dopo circa 1 Km si raggiuunge la Sorgente delle Donne da cui parte il sentiero K5 che si inoltra nella Valle dell'Inferno dove gli ultimi tratti di salita sono i piu' impegnativi fino a giungere alla Madonna delle Grazie (mt 1656) per poi scendere nella meravigliosa conca del Lago Vivo (mt 1591).

Intorno vi sono il Monte Petroso(mt2249) il Monte Tartaro (mt2191) e il Monte Altare (mt2147) mentre al margine destro della valle vi e' la Fonte degli Uccelli.

Il nome del lago deriva dal fatto che la sua grandezza dipende dalle precipitazioni nevose e piovose della stagione, pertanto aumenta e diminuisce di volume.

Il ritorno si effettua percorrendo il sentiero K4 che aggirando il Serrone con un meraviglioso panorama sul Lago della Montagna Spaccata riporta attraverso la faggetta al punto di partenza.

Verra' realizzato un piccolo rinfresco o presso l'Aia della Forca o presso il campeggio di Barrea