giovedì 24 aprile 2008

Filippo Crudele

Una persona, una gran bella persona,
Filippo Crudele, il cantore delle nostre montagne,
domenica ci ha onorato con la sua presenza.
Non si è limitato ad essere con noi, ma mi ha anche fatto un grande regalo,
del quale voglio farvi partecipi
questi versi dedicati ai trabocchi, alla nostra gente, alla nostra terra:

Trabocchi

Con pali intrecciati,

innestati e legati,

poggiano sui sassi dei mari

e sembrano ragni giganti.

Trabocchi eleganti,

come fossero sospesi

o galleggianti,

rapiscono i miei pensieri

per chi vi pescava pesci

con le reti,

senza bagnarsi i piedi.

Non erano marinai,

ma contadini, artigiani

e traboccanti.

San Vito Chetino, 20.04.2008

Filippo Crudele

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