Sabato 9 febbraio.
Un freddo assurdo, ma di quei freddi buoni, quelli di una volta che ti scappavano le lacrime. E noi a cercare di infilare un filo invisibile in un tubicino di vetro. Finalmente ci riusciamo e cominciamo a lanciare speranzosi. Il primo attacco è quasi immediato, una trotella di pochi cm., sopravvissuta ad una precedente gara, finisce nel cestino. Stiamo pescando da pochi minuti, passa a salutarmi Mario, un simpaticone di Sambuceto che recuperava cartoni alla SAR qualche decennio fa. Grande pescatore di laghetti con un grosso bagaglio di esperienza. Dopo i convenevoli passa subito ai consigli, mi insegna a calzare la camola legandola con il filo, la seconda camola infilata in orizzontale e ripassata, l’esca gira che è un piacere. Mentre Mario continua con i suoi preziosi consigli ci si affianca anche Bruno, un pescatore attempato, 87 anni, che la sa lunga sulla pesca, forse ancora più di Mario che cortesemente si allontana e gli cede il posto. Bruno esordisce con un “Buon posto questo, qui girano quelle grosse” e mi chiede di fargli utilizzare la canna montata con il galleggiante. “Figurati è ferma lì, fai pure”. Trovato il fondo prende una buona dose di pasta bianca, la lavora sul palmo della mano, poi ci infila l’amo e la modella a forma di calza su quest’ultimo. Intanto le catture si susseguono e il tempo passa, è quasi mezzogiorno ma il freddo non molla un grado. Mentre recupero l’ennesima trota vedo che finalmente la trappola preparata da Bruno si aziona, il galleggiante parte deciso. Non voglio privarlo della gioia della cattura chiamo Bruno e gli cedo il piacere di tirar fuori la trota… la trota???
Una bestia di 4 chili che salta in aria come un salmone guadagnando il centro del lago e sbobinando decine di metri di filo. Appena la trota si calma Bruno stringe la frizione e. come niente fosse, porta la trota verso la sponda dove la guadino con un movimento deciso e preciso. E’ fantastica!!!! Ancora più fantastico leggere la soddisfazione negli occhi di Bruno, ne avrà catturate decine di queste dimensioni ma riesce ancora ad emozionarsi come un ragazzino. Oramai Bruno è dei nostri e resta con noi fino a ora di pranzo poi mi saluta e se ne va dicendomi “Ricorda, sono Bruno Cacciagrano, di Sambuceto”. E chi se lo scorda, persona fantastica. All’una ci lascia anche Cristiano, io e Carmine continuiamo, oggi ci si diverte troppo. Verso le 2 catturo un’altra bella trota di un chilo e mezzo, avrebbe fatto un figurone in altre occasioni, oggi sembra un avannotto. Alle 16,30, dopo 8 ore di pesca decidiamo a malincuore di smettere. Passiamo un’altra oretta a chiacchierare con Claudio Ridolfi, il gestore del lago, ha fatto un ottimo lavoro, si riesce a pescare bene spendendo poco, per 8 ore 22€ diventati 20 perché “a la gente tosta gli faccio uno sconto” effettivamente non era facile pescare con queste condizioni climatiche. Un voto al Teaterno e a Claudio? 8 senza dubbi.
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