Ed alla fine ci sono andato a pesca, sono riuscito a farla la prima uscita del 2013. La forte pioggia di ieri sera, condita con lampi e tuoni, mi aveva fatto pensare che sarebbe saltato tutto. Ero sicuro che Cristiano mi avrebbe chiamato per dirmi che rinunciava. Io invece avevo già deciso, sarei uscito comunque, troppa la voglia di scrivere il primo racconto del 2013. Alle 20,30, finita la riunione al wwf, di corsa a casa e subito nel mio paradiso della pesca per prepararmi l’uscita di domani. Adesso che ci ripenso mi sa che non ho neanche salutato. Ancora una volta il piacere dei preparativi. Si comincia con la scelta delle canne, 5 canne buone per il laghetto ma 3 soli mulinelli, decido utilizzare la bolognese montando la vecchia penna da 5 grammi, piombata con una torpille da 3,5gr., girella tripla, un metro di finale del 14 ed un amo mustand leggermente storto, uno di quelli gentilmente forniti da Iper Ortona. Sulla vecchia Paco monto una bombarda trasparente, semi affondante, con lo stesso terminale e, sulla più robusta delle canne da laghetto, il vetrino. Mentre ero preso dai preparativi, mi ha chiamato Carmine, domani ci sarà anche lui. Sarà sicuramente una bella giornata.
Alzarsi alle 6 questa mattina non è stato difficile, la voglia di andare a pesca è veramente tanta. Ancora in pigiama sono uscito in veranda, non piove e in cielo si vedono le stelle, e vai, si pesca. Mentre mi preparo un thè verde metto la roba in auto, con la mente ripasso l’elenco di quello che serve, ho preso tutto. Alle sette meno qualche minuto esco di casa ed in perfetto orario sono da Cristiano. Comincia a fare giorno, il cielo è limpido e il freddo non è eccessivo. Tappa successiva, dopo aver fatto gasolio, il parcheggio di Decatlhon per prendere Carmine. Alle 7,20 facciamo rotta verso il Lago Verde a Citta Sant’Angelo. Alle otto sono già in pesca, il posto è il solito, in acqua il galleggiante con due belle camole a far da esca. Mentre attrezzo anche la canna con vetrino la penna si agita, affonda, ferro e, dopo nemmeno 5 minuti dall’inizio della sessione di pesca, cestino la prima bella iridea del 2013. Rinfrancato da una cosi rapida cattura ricomincio a pescare aggiungendo alla tecnica statica del galleggiante quella più attiva del recupero con il vetrino. Dopo aver centrifugato qualche ettolitro d’acqua devo arrendermi all’evidenza, le trote sono svogliate ed appiccicate al fondo. Tento il tutto per tutto, lancio il vetrino a pochi metri da riva, lascio affondare e pesco a fondo. Non è proprio il massimo della sportività, ma dopo qualche minuto la canna si flette e catturo un secondo esemplare. Tra uno sfottò ed una battuta Carmine e Cristiano decidono di imitarmi e cominciano a catturare qualcosa anche loro. La frequenza delle catture è discreta e, grazie anche alla splendida giornata, posso dire che mi diverto. Alle 12,00, quando decidiamo di smettere, conto nel cestino 11 belle trote per circa 4 chili di peso, non male come inizio stagione.
Eccoli i miei amici, notare la tecnica ineccepibile di Carmine e il dinamismo di Cristiano.
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